Le società cinesi legate all'acciaio stanno adeguando le loro attività mentre i prezzi tornano alla normalità, dopo un giro di vite del governo sulla speculazione nel mercato dei materiali tanto necessari per le fabbriche.

In risposta al balzo dei prezzi durato mesi per le materie prime sfuse come il minerale di ferro, il principale pianificatore economico cinese ha annunciato martedì un piano d'azione per rafforzare la riforma del meccanismo dei prezzi durante il 14° periodo del piano quinquennale (2021-25).

Il piano evidenzia la necessità di rispondere adeguatamente alle fluttuazioni dei prezzi di minerale di ferro, rame, mais e altri prodotti sfusi.

Spinti dal rilascio del nuovo piano d'azione, martedì i futures delle barre sono scesi dello 0,69% a 4.919 yuan (767,8 dollari) per tonnellata. I futures del minerale di ferro sono scesi dello 0,05% a 1.058 yuan, segnalando una riduzione della volatilità dopo un crollo innescato dalla repressione del governo.

Il piano d'azione di martedì fa parte dei recenti sforzi dei funzionari cinesi per frenare quella che hanno definito eccessiva speculazione nei mercati delle materie prime, portando lunedì a forti perdite di materie prime industriali, sia in Cina che all'estero.


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